"Il Lagrein è indubbiamente uno dei vitigni di punta dell’Alto Adige, e sta riscuotendo molto interesse soprattutto grazie al suo gusto fruttato, arricchito dalle note aromatiche e dai suoi morbidi tannini. Questo vitigno autoctono trae origine dalla conca di Bolzano, ma da diversi decenni è coltivato e vinificato anche a Terlano."
Rudi Kofler
Lagrein
2023
Vino
Provenienza:Alto Adige - Italia
Denominazione DOC: Alto Adige
Varietà: 100% Lagrein
Annata: 2023
Resa: 63 hl/ha
Pendenza: 0- 10 %
Altitudine: 250 - 290 m s. l. m.
Vinificazione
Vendemmia e selezione delle uve manuali. Diraspatura degli acini e successiva fermentazione lenta a temperatura controllata, e movimentazione delicata del mosto in cisterne d’acciaio inox. Fermentazione malolattica e affinamento per 7-10 mesi in botti di legno grandi.
Dati tecnici
- Gradazione alcolica: 13,5 % vol
- Zucchero residuo: 1,9 g/l
- Acidità totale: 4,6 g/l
Bicchiere suggerito
Bicchiere Bordeaux
Temperatura di servizio: 14 - 16 °C
Abbinamenti semplici
Si abbina agli involtini di manzo con purè di patate, o alla coscia di cervo brasata con cavolo blu, ai formaggi stagionati e al parmigiano maturo.
Informazioni sul riciclaggio
Verifica le disposizioni del tuo Comune
Capsula – C/ALU 90 – plastica/alluminio – raccolta alluminio e metallo
Tappo – FOR 51 – sughero – raccolta diff. per rifiuti organici
Bottiglia – GL 71 – vetro – raccolta vetro
- Descrizione del vino
Colore: rosso granato scuro
Profumo: Nel bouquet predominano le note fruttate intense di ossicocco (mortella di palude) e marasca, arricchite da un profumo floreale di lillà e alloro cotto. Si avverte anche un tono delicato di cioccolato.
Sapore: Molto vinoso e armonico al palato, con una tessitura delicata e un tannino raffinato che danno al Lagrein una pienezza assai accattivante, facendone un vino molto pieno e vellutato al palato. - Annata
A un inverno mite e con scarse precipitazioni nevose, ha fatto seguito una primavera altrettanto mite e molto siccitosa. Fortunatamente, nel mese di maggio sono arrivate piogge frequenti che hanno mantenuto basse le temperature, ripristinando le riserve idriche che ormai si erano ridotte a livelli allarmanti. Le temperature piuttosto basse dei mesi di aprile e maggio, inoltre, hanno ritardato leggermente la fioritura delle viti.
Nei successivi mesi estivi di giugno e luglio le precipitazioni sono state più che sufficienti, ma proprio per questo nei vigneti è aumentata l’esposizione agli attacchi fungini dell’oidio e della peronospora. Tuttavia, grazie alla lunga esperienza dei viticoltori e ad interventi mirati, si è riusciti a evitare perdite di raccolto rilevanti. Nel mese di agosto, un periodo di caldo torrido ha rallentato leggermente la maturazione dei grappoli, ma dopo alcune precipitazioni copiose sopraggiunte verso la fine del mese, gli ultimi giorni dell’estate hanno beneficiato di tempo stabile, soprattutto nella seconda parte di settembre. Da questi fattori propizi è scaturita una buona vendemmia, iniziata il 4 settembre con il Sauvignon blanc.
L’annata 2023 si caratterizza per i suoi vini freschi e molto fruttati, con un tenore alcolico leggermente più basso, e si può classificare da buona a ottima.
- Invecchiamento
Conservare in un luogo fresco dotato di temperatura costante e alta umidità ed esposto il meno possibile alla luce.
Temperatura della cantina: 10 - 15 °C - Origine
Pur essendo una delle più piccole fra le zone vinicole italiane, l’Alto Adige, grazie alla sua collocazione geografica adagiata lungo la cerniera fra la catena alpina e il Mediterraneo, è una delle più variegate. Il paesaggio vitivinicolo di oggi è frutto d’innumerevoli generazioni di vignaioli che hanno plasmato il territorio, coltivando la vite nelle zone climatiche più disparate, dai 200 ai 1.000 metri di quota. I vini che ne scaturiscono spiccano per il loro carattere, autentico e unico, con una chiara prevalenza dei bianchi: il 60 percento della superficie vitata, infatti, è coltivata a uve bianche, il 40 percento a uve rosse.
- Clima
Le guglie svettanti delle Alpi proteggono l’Alto Adige dalle correnti atlantiche più fredde provenienti da Nord, mentre verso Sud il territorio si apre agli influssi mediterranei. Queste caratteristiche orografiche fanno sì che l’escursione termica fra il giorno e la notte sia molto marcata, favorendo una maturazione elegante delle uve.
Anche sul versante meridionale, diverse catene montuose, come il gruppo dell’Adamello, svolgono una funzione di schermo climatico, ed è per questo che le precipitazioni annuali sono solo un terzo di quelle registrate nelle Prealpi meridionali, mentre l’irraggiamento solare è più elevato. Queste peculiarità climatiche sono molto simili ad altre zone vinicole europee, come il Vallese in Svizzera.
In ciascuno dei trecento giorni di sole dell’anno, quando i primi raggi spuntano dietro le montagne a Est di Terlano, il sole è già alto all’orizzonte, poiché tutti i nostri vigneti sono orientati verso Sud e Sudovest. La bassa densità dell’atmosfera fa sì che l’irraggiamento solare diretto sia più intenso, mentre l’irraggiamento diffuso è minore, e questo fattore accentua le differenze fra i pendii soleggiati e quelli in ombra.Il microclima di Terlano
Clima continentale (Cfa secondo la classificazione di Köppen-Geiger)Ore di sole: ø 2135/anno
Temperatura massima: 38,2 °C
Temperatura media: 12,9 °C
Temperatura minima: -10,7°C
Precipitazioni: ø 558 mm/anno
Irraggiamento globale medio: 150,1 W/m²
Venti:
- Föhn da Nord: vento catabatico fresco e asciutto
- Ora del Garda: vento di valle da Sud, aria risucchiata nella valli alpine dalla Pianura Padana