"Nei vigneti di media ed alta quota che sono particolarmente ben ventilati, crescono e maturano uve di Pinot nero molto eleganti, da cui si ricavano vini dalle note assai accattivanti di frutti di bosco."
Rudi Kofler
Pinot Nero
2024
Vino
Provenienza: Alto Adige - Italia
Denominazione DOC: Alto Adige
Varietà: 100% Pinot Nero
Annata: 2024
Resa: 63 hl/ha
Pendenza: 5 - 70 %
Altitudine: 450 - 650 m s. l. m.
Vinificazione
Vendemmia e selezione delle uve manuali. Diraspatura degli acini e successiva fermentazione lenta a temperatura controllata, e movimentazione delicata del mosto in cisterne d’acciaio inox. Fermentazione malolattica e affinamento per 7-10 mesi in botti di legno grandi.
Dati tecnici
- Gradazione alcolica: 13,5 % vol
- Zucchero residuo: 1,0 g/l
- Acidità totale: 5,3 g/l
Bicchiere suggerito

Bicchiere Borgogna
Temperatura di servizio: 10 - 12 °C
Abbinamenti semplici
Si sposa bene con arrosto di capretto su purè di sedano e carote, cotoletta d’agnello su risotto alle erbe o anche – leggermente raffreddato - con la trota alla mugnaia su verdura lessa.
Informazioni sul riciclaggio
Verifica le disposizioni del tuo Comune
Capsula – C/ALU 90 – plastica/alluminio – raccolta alluminio e metallo
Tappo – FOR 51 – sughero – raccolta diff. per rifiuti organici
Bottiglia – GL 71 – vetro – raccolta vetro

- Descrizione del vino
Colore: rosso vivo rubino
Profumo: Profumo fresco e accattivante, con uno spettro aromatico che spazia dalla mora al mirtillo nero, dall’acquavite di ciliegia alla liquirizia, con una leggera nota di sottobosco.
Sapore: Al palato questo Pinot nero esalta l’equilibrio tra una pienezza fruttata e una struttura leggermente tannica, un equilibrio che conferisce a questo vino delle spiccate note minerali e una grande eleganza. - Annata
Il 2024 sembra essere stato un anno particolarmente sfidante/complicato per la viticoltura, ma anche molto interessante. La primavera estremamente piovosa, con un clima più umido del normale, ha sicuramente creato difficoltà iniziali per le piante, influenzando la fioritura e la resa finale in modo significativo, come evidenziato dal calo della produzione che varia dal 15% al 40%. Le varietà più sensibili, come il Sauvignon Blanc, il Pinot Bianco e il Lagrein, hanno sofferto maggiormente.
Tuttavia, il fatto che, nonostante le condizioni difficili, i vigneti meglio esposti abbiano prodotto risultati di qualità più elevata, dimostra quanto sia cruciale l’abilità nella gestione dei vigneti in anni complicati. In particolare, le temperature più fresche di settembre e il rallentamento della maturazione hanno messo alla prova le varietà a maturazione tardiva, ma i viticoltori esperti sono riusciti comunque a trarre il meglio dalle condizioni avverse.
Il potenziale evolutivo di questi vini promette molto, segno che, anche in annate difficili, l’esperienza e la conoscenza del territorio possono fare la differenza. Sarà interessante vedere come questi vini si svilupperanno nel tempo. Dal punto di vista qualitativo, spiccano in particolare i vini bianchi e la varietà Pinot Nero.
- Invecchiamento
Conservare in un luogo fresco dotato di temperatura costante e alta umidità ed esposto il meno possibile alla luce.
Temperatura della cantina: 10 - 15 °C - Origine
Pur essendo una delle più piccole fra le zone vinicole italiane, l’Alto Adige, grazie alla sua collocazione geografica adagiata lungo la cerniera fra la catena alpina e il Mediterraneo, è una delle più variegate. Il paesaggio vitivinicolo di oggi è frutto d’innumerevoli generazioni di vignaioli che hanno plasmato il territorio, coltivando la vite nelle zone climatiche più disparate, dai 200 ai 1.000 metri di quota. I vini che ne scaturiscono spiccano per il loro carattere, autentico e unico, con una chiara prevalenza dei bianchi: il 60 percento della superficie vitata, infatti, è coltivata a uve bianche, il 40 percento a uve rosse.
- Clima
Le guglie svettanti delle Alpi proteggono l’Alto Adige dalle correnti atlantiche più fredde provenienti da Nord, mentre verso Sud il territorio si apre agli influssi mediterranei. Queste caratteristiche orografiche fanno sì che l’escursione termica fra il giorno e la notte sia molto marcata, favorendo una maturazione elegante delle uve.
Anche sul versante meridionale, diverse catene montuose, come il gruppo dell’Adamello, svolgono una funzione di schermo climatico, ed è per questo che le precipitazioni annuali sono solo un terzo di quelle registrate nelle Prealpi meridionali, mentre l’irraggiamento solare è più elevato. Queste peculiarità climatiche sono molto simili ad altre zone vinicole europee, come il Vallese in Svizzera.
In ciascuno dei trecento giorni di sole dell’anno, quando i primi raggi spuntano dietro le montagne a Est di Terlano, il sole è già alto all’orizzonte, poiché tutti i nostri vigneti sono orientati verso Sud e Sudovest. La bassa densità dell’atmosfera fa sì che l’irraggiamento solare diretto sia più intenso, mentre l’irraggiamento diffuso è minore, e questo fattore accentua le differenze fra i pendii soleggiati e quelli in ombra.Il microclima di Terlano
Clima continentale (Cfa secondo la classificazione di Köppen-Geiger)Ore di sole: ø 2135/anno
Temperatura massima: 38,2 °C
Temperatura media: 12,9 °C
Temperatura minima: -10,7°C
Precipitazioni: ø 558 mm/anno
Irraggiamento globale medio: 150,1 W/m²
Venti:
- Föhn da Nord: vento catabatico fresco e asciutto
- Ora del Garda: vento di valle da Sud, aria risucchiata nella valli alpine dalla Pianura Padana